I BISCOTTI DELLA TRADIZIONE: I TARALLI DOLCI ALL’AMMONIACA

022-Questa ricetta gira da tempo immemorabile un po’ in tutte le case di chi ama preparare biscotti per il latte.

Era la classica ricetta che si trovava dietro la confezione delle bustine di ammoniaca.

L’avevo utilizzata una infinità di volte, poi l’avevo accantonata per provarne altre, fino a qualche giorno fa quando l’ho rimessa in cantiere.

Semplice, semplicissima.

Questi biscotti da inzuppo li adoro perchè sono pucciosissimi e perchè sanno davvero di sapori lontani nel tempo, sanno di cose buone.

… erano proprio come li ricordavo 😀 !

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I TARALLI DOLCI ALL’AMMONIACA

1kg di farina 00

4 uova

200ml di olio extravergine d’oliva (dal sapore leggero)

400gr di zucchero

120ml di latte

20gr di ammoniaca per dolci

aroma a piacere (facoltativo – vaniglia o buccia di 1 limone/arancia grattugiata )

Sulla spianatoia formare una fontana con la farina.

Versare al centro le uova con lo zucchero, l’eventuale aroma, l’olio e l’ammoniaca ben sciolta nel latte tiepido.

Impastare fino ad ottenere un composto liscio e non appiccicoso, simile ad una frolla.

Staccare un pezzo dell’impasto, allungarlo fino ad ottenere un cilindro dello spessore di 1,5 cm, poi tagliare dei pezzi della lunghezza di circa 13/14 cm e chiuderli a ciambella.

Disporre i biscotti ben distanziati su placche foderate di carta forno.

Cuocere in forno caldo 180° per 15-20 minuti o comunque fino a doratura.

Una volta freddi, questi biscotti possono essere conservati per diversi giorni in una scatola di latta.

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4 thoughts on “I BISCOTTI DELLA TRADIZIONE: I TARALLI DOLCI ALL’AMMONIACA

  1. Ma sai che io non ho mai provato l’ammoniaca per dolci? Devo provare questa ricetta perchè i tuoi biscotti sembrano molto buoni!
    A presto, Elisa

    • Provali, non te ne pentirai 😀
      Nella ricette della tradizione l’ammoniaca c’è spesso: l’odore pungente che sprigionerà specie in cottura, scomparirà una volta freddi 😉 E’ una delle ricette di biscotti da inzuppo che preferisco !! Buon pomeriggio

      • mia suocera buonanima non metteva uova usava un preparato adesso introvabile che si chiamava ” novolina ” della Bertolini. 1 bustina ogni mezzo chilo di farina
        l’hai mai usato?
        so che venivano più asciutti e secchi

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